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Borgo di San Fele, Basilicata

visitato nel settembre 2017
Il viaggio per la Basilicata prosegue con il nostro camper fino all’incantevole borgo di San Fele, che oltre ad attrarci per la sua storia antica ci offre la possibilità di ammirare le sue suggestive cascate. In genere i nostri Reportage sono dedicati alle bellezze create dall’uomo ovvero all’arte, ma per questa volta faremo un’eccezione inserendo all’interno della galleria fotografica di questo articolo, gli scatti di alcuni paesaggi naturalistici di questo piccolo gioiello della Basilicata. Il borgo si trova in provincia di Potenza è vanta di una storia molto antica, sembra infatti che il centro cittadino fu edificato già alla fine del I secolo d.C. Ancora oggi percorrendo le sue strette stradine si possono vedere i segni degli uomini, della storia passata, primi tra tutti i ruderi del Castello voluto proprio da Federico II che si raccomandava con i suoi architetti che la fortezza fosse inespugnabile.

Sotto il Monte Castello si trova Palazzo Frascella costruito riutilizzando materiali provenienti dalla fortezza di Ottone I di Sassonia, al suo interno si trovano i resti dell’antica chiesa di San Sebastiano distrutta durante un terremoto nel XV secolo.

Le vedute che offre San Fele sono qualcosa di meraviglioso che ci hanno regalato momenti di vera pace e serenità, proseguiamo soffermandoci dinanzi al Comune ovvero Palazzo Faggella del XVII secolo e la graziosa Chiesa di Santa Maria della Quercia edificata nel 1514, al suo interno sono custodite le reliquie del santo cittadino San Giustino de Jacobis.

Citeniamo molto a consigliarvi una visita alle bellissime cascate del torrente Bradanello, un percorso lungo l’argine con numerosi ponti in legno immerso nel verde delle montagne lucane, un tempo in questi boschi vi si trovava una Gualchiera per lavorare la lana messa in moto dalla forza delle acque, oggi si possono ancora trovare i ruderi dei mulini lungo i sentieri delle mulattiere oltre ad un ambiente naturale che ospita numerose specie animali e vegetali. Caratteristica del percorso raggiungibile a piedi dal centro cittadino sono i nomi dialettali delle cascate: U Uattënniérë (gualchiera), U Paradisë (il paradiso), U Urtonë (che origina da un affluente) o semplicemente degli Innamorati

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